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Cravatte Uomo: come riconoscere la qualità

Cravatte Uomo: come riconoscere la qualità

Anche se non tutti sono d’accordo nel narrarne le origini, la cravatta è di certo uno degli accessori maschili maggiormente utilizzati. Si narra che i precursori delle cravatte furono i fazzoletti da collo apparsi nel 1650, questi venivano indossati da uomini importanti, erano simbolo di benessere, prestigio e ricchezza.

Successivamente, il fazzoletto, ha subito delle modifiche sartoriali, fino a prendere le sembianze della classica cravatta che conosciamo oggi, il cui modello è stato realizzato nel 1924, grazie al lavoro di Jesse Langsdorf, il quale lavorava a New York ed elaborò il taglio di cravatta perfetto, questo è caratterizzato da un angolo di 45° rispetto al drittofilo ed, inoltre, mise a punto la tecnica delle tre strisce di seta da utilizzare per la cucitura. La sua idea fu poi brevettata e diffusa in tutto il resto del mondo.

Le cravatte possono essere realizzate utilizzando diversi materiali, quello maggiormente adoperato è di certo la seta ma si possono trovare in commercio anche dei modelli lavorati in lino, cachemire e tessuti di altra natura.

Dato che la maggior parte delle cravatte è realizzato in seta, è opportuno parlare brevemente di questo tipo di pregiato tessuto. La seta si produce grazie alle larve del baco da seta, un insetto che si ciba di foglie si gelso e la cui lunghezza può raggiungere circa gli 8 cm. Il baco da seta, dopo circa sei settimane dalla schiusa, fila il bozzolo e vi si impupa. Tale bozzolo è formato da fibre di seta e può raggiungere una lunghezza di 4 km. Per la produzione della seta, è dunque necessario allevare dei bachi, una pratica antica, le cui origini risalgono al terzo millennio a.C.. I cinesi furono tra i primi ad interessarsi alla produzione di questo prezioso tessuto.

La seta, già dalla sua nascita, è sempre stata considerata un filato molto nobile, acquistabile ed utilizzabile da persone potenti e ricche, le quali la indossavano per mostrare a tutti i il loro status sociale.

Nel momento in cui si decide di acquistare una cravatta è essenziale saperne riconoscere la qualità, che può essere testata in diversi modi. Il passo principale è toccare il tessuto con il quale è stata realizzata e lasciare che il vostro tatto vi dia un parere sulla sua qualità, quindi affidarsi alle proprie sensazioni e riconoscere i diversi modelli, come:

Dal punto di vista tecnico, invece, bisognerebbe provare a stropicciare la seta e vedere cosa succede ma, tale azione, può essere messa in pratica difficilmente, qualsiasi commesso impedirebbe un gesto simile.

A questo punto non resta che osservare bene le cuciture, le cravatte di alta qualità sono formate da tre pezzi distinti, i quali vengono cuciti insieme in un secondo momento. Alcune cravatte riportano la dicitura handmade oppure fatte a mano, questa si riferisce alle cuciture interne mentre, quelle esterne, vengono sempre realizzate con una apposita macchina per cucito. Spesso, in Italia, la seta viene adoperata anche per foderare le estremità interne delle cravatte ma, questo dettaglio, riguarda solo l’estetica della cravatta non serve a valutarne la qualità.

Inoltre, molto spesso, le etichette riportano la scritta 100% seta, 100% cachemire oppure 100% lino, tale dicitura è sbagliata, la parte interna delle cravatte, infatti, è sempre realizzata con un materiale diverso che, di solito, è il cotone, quindi, la dicitura corretta, potrebbe essere ad esempio “esterno 100% seta”.



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